halloween-la notte delle streghe

Lasciamo perdere tutti i sequel (a parte quello di Tommy Lee Wallace che tentò pur malamente di distaccarsi dalla serie incentrata su Michael Myers con un'accusa alla manipolazione fatta dai media), e pure le due incursioni fatte da Rob Zombie, che non sono all'altezza dei suoi precedenti film "La casa dei 1000 corpi" e "La casa del diavolo" e non aggiungono nulla di interessante all'insieme (nemmemo quel tentativo di prequel in "Halloween the beginning"). Il primo "Halloween" di John Carpenter è stato il padre di tutto l'horror dagli anni 70 in poi. La sequenza iniziale in soggettiva e con l'uso della steadycam è un pezzo di storia del cinema horror a pieno titolo. In una sola sequenza è riuscito a condensare tutto il senso della storia, il male puro che irrompe nella calma cittadina, l'irrazionale che irrompe nel razionale. Complice una colonna sonora creata ad hoc dallo stesso Carpenter e la bravura di due attori: Donald Pleasence è un perfetto psichiatra consapevole di avere a che fare con l'essenza del male e la giovanissima Jamie Lee Curtis, qui al suo esordio, perfetta baby-sitter un po' "diversa" dalle sue coetanee e proprio per questo degna di essere salvata (nei film horror c'è sempre una sorta di moralismo).