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eXistenZ
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eXistenZ
Titolo originale: eXistenZ
Paese: Canada, Regno Unito
Anno: 1999
Durata: 97 min
Genere: fantascienza
Regia: David Cronenberg
Soggetto: David Cronenberg
Sceneggiatura: David Cronenberg
Fotografia: Peter Suschitzky
Montaggio: Ronald Sanders
Effetti speciali: Jim Isaac
Musiche: Howard Shore
Scenografia: Carol Spier
Interpreti: Jennifer Jason Leigh, Jude Law, Ian Holm, Willem Dafoe, Don McKellar, Callum Keith Rennie
Paese: Canada, Regno Unito
Anno: 1999
Durata: 97 min
Genere: fantascienza
Regia: David Cronenberg
Soggetto: David Cronenberg
Sceneggiatura: David Cronenberg
Fotografia: Peter Suschitzky
Montaggio: Ronald Sanders
Effetti speciali: Jim Isaac
Musiche: Howard Shore
Scenografia: Carol Spier
Interpreti: Jennifer Jason Leigh, Jude Law, Ian Holm, Willem Dafoe, Don McKellar, Callum Keith Rennie
Il regista David Cronenberg, in un'intervista, ha dichiarato che l'idea che sta alla base del soggetto di questo film è nata in concomitanza a un'altra intervista da lui stesso fatta per una rivista canadese allo scrittore Salman Rushdie che nel 1988 aveva scritto "I versi satanici" (The Satanic Verses), un'allegoria fantastica sulla figura di Maometto, poi ritenuta blasfema dagli islamici. Infatti la pubblicazione del libro provocò nel febbraio 1989 una fatwa di Khomeini decretando la sua condanna a morte per bestemmia, fino a mettere una taglia sulla sua testa e costringendo l'autore a rifugiarsi nel Regno Unito. L'idea che un creatore possa essere perseguitato da fanatici a causa della sua creatura che lui ritiene "innocente", ci porta a "eXistenZ". Una game designer perseguitata da fanatici realisti che accusano lei e il suo gioco di contaminare troppo la realtà. Allegra Geller ha inventato un nuovo modo di giocare che non è più solo virtuale, ma anche fisico, in quanto ci si connette al gioco tramite un pod "vivo", una vera propria creatura con cui relazionarsi, collegato al sistema nervoso umano attraverso una bioporta innestata nella colonna vertebrale. In questo modo il desiderio di ogni giocatore di videogames di far parte del gioco diventa realtà e la fantasia si materializza fino al punto di non riuscire più a distinguere tra gioco e realtà. Ci sono tutti i temi cronenberghiani che ritornano.
La sessualità e la carne: il gioco scatena la passione nei due protagonisti, la bioporta è un orifizio che viene penetrato e nel toccarla si prova piacere, lo stesso pod fatto di carne di animali mutanti ha l'aspetto di una mammella o addirittura di un vero e proprio feto esterno con tanto di cordone ombelicale. La carne e la tecnologia: argomento cyberpunk della trasmutazione del corpo come già aveva trattato in "Videodrome" dove al posto dei videogiochi c'era la televisione. Rapporto tra creatore e creatura, vecchio argomento che nasce dal bellissimo libro di Mary Shelley "Frankenstein ovvero il moderno Prometeo" già trattato ne "Il pasto nudo", tratto dal libro di William Burroughs, dove uno scrittore parla addirittura col mezzo stesso della propria creazione, la macchina da scrivere, trasfigurata in un enorme scarafaggio.
La filosofia del film è che "bisogna giocare nel gioco per capire perché si sta giocando", un po' come bisogna vivere la vita per capirne il significato.
Bravi tutti gli attori, specialmente i due protagonisti Jennifer Jason Leigh (attrice molto brava ed eclettica che non ha avuto il giusto riconoscimento negli anni da parte del pubblico) e Jude Law (che non è solo un bel faccino).
La sessualità e la carne: il gioco scatena la passione nei due protagonisti, la bioporta è un orifizio che viene penetrato e nel toccarla si prova piacere, lo stesso pod fatto di carne di animali mutanti ha l'aspetto di una mammella o addirittura di un vero e proprio feto esterno con tanto di cordone ombelicale. La carne e la tecnologia: argomento cyberpunk della trasmutazione del corpo come già aveva trattato in "Videodrome" dove al posto dei videogiochi c'era la televisione. Rapporto tra creatore e creatura, vecchio argomento che nasce dal bellissimo libro di Mary Shelley "Frankenstein ovvero il moderno Prometeo" già trattato ne "Il pasto nudo", tratto dal libro di William Burroughs, dove uno scrittore parla addirittura col mezzo stesso della propria creazione, la macchina da scrivere, trasfigurata in un enorme scarafaggio.
La filosofia del film è che "bisogna giocare nel gioco per capire perché si sta giocando", un po' come bisogna vivere la vita per capirne il significato.
Bravi tutti gli attori, specialmente i due protagonisti Jennifer Jason Leigh (attrice molto brava ed eclettica che non ha avuto il giusto riconoscimento negli anni da parte del pubblico) e Jude Law (che non è solo un bel faccino).
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