casablanca

Titolo originale Casablanca
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1942
Durata 102 min
Colore B/N
Audio sonoro
Rapporto 1.33:1
Genere drammatico, romantico
Regia Michael Curtiz
Soggetto Murray Burnett, Joan Alison (opera teatrale)
Sceneggiatura Julius J. Epstein, Philip G. Epstein, Howard Koch
Produttore Hal B. Wallis per Warner Bros
Distribuzione (Italia) Warner Bros (1946)
Fotografia Arthur Edeson
Montaggio Owen Marks
Effetti speciali Lawrence W. Butler
Musiche M.K. Jerome, Jack Scholl, Max Steiner (musiche originali), Herman Hupfeld ("As Time Goes By")
Scenografia Carl Jules Weyl
Interpreti e personaggi
* Humphrey Bogart: Rick Blaine
* Ingrid Bergman: Ilsa Lund Laszlo
* Paul Henreid: Victor Laszlo
* Claude Rains: Capitano Louis Renault
* Conrad Veidt: Maggiore Heinrich Strasser

E' uno dei film più amati nella storia della settima arte e a mio parere è entrato a pieno diritto nel novero dei cult movies. Del resto Ingrid Bergman non era mai stata così bella.Un capolavoro immortale, un film stupendo, battute indimenticabili. Il finale, tra i più malinconici di sempre, è davvero memorabile. Da far rivedere a tutte le scuole del cinema come esempio di Film Perfetto!

E' un cult movie senz'altro: ma è un capolavoro sotto ogni aspetto tanto che è difficile immaginare un remake all'altezza. Lo scrivo perchè siamo in una fase di "onda lunga" di rifacimenti e molti ben fatti, tanto che di alcuni si potrebbe dire "meglio dell'originale".
"Casablanca" è da inquadrare (oserei dire "incastonare"!) nel suo periodo storico: Bogart & C. erano senza dubbio politicamente schierati in quegli anni contro i toatlitarismi; lo steso Bogart interpretò diversi films in cui il suo personaggio prendeva una netta posizione contro il nazismo. Non dimentichiamo l'interpretazione di una giovanissima Bergmann in "Per Chi Suona La Campana?" al fianco di Gary Cooper, chiaramente anti-franchista. E' un perido che per le generazioni post belliche sapeva di romanticismo e per quelle post "cold war" sa di nostalgia ma in senso buono, come lo Chanel #5 o la pipa: non passano mai di moda! Ma andiamolo a vedere con gli occhi di chi viveva quei giorni: nemmeno le pulizie etniche nei balcani o gli attuali disordini nei paesi del Bacino Mediterrano hanno dato a noi oggi quel fremito di ribellione nè quell'ansia contro la guerra che i nostri nonni provarono, anzi vissero allora.