Echi perduti di Joe Lansdale

[Aliainnero]

Quando lessi ECHI PERDUTI non avevo mai letto qualcosa di Joe Lansdale, quindi non riuscivo a inserire il suo romanzo in un contesto più ampio, nè a fare paragoni con altri suoi lavori per capire se questo è da annoverare tra gli scritti migliori, fatto sta che mi ha incuriosito molto e quindi sono partita alla carica con la lettura anche di altri suoi romanzi. Cosa mi ha attirato fino a farmi scegliere questo titolo? Innanzitutto sono sempre stata affascinata dai poteri psichici, da tutto ciò che tratta di diversità e della lotta che viene intrapresa per conviverci. Il protagonista, Harry Wilkes, in seguito a un'infezione all'orecchio destro durante l'infanzia, acquisisce una strana capacità, quella di "vedere cose" attraverso i suoni imprigionati nei luoghi in cui sono accadute. Una maledizione per un bambino, con tutte quelle scene piene di violenza e morte dentro la testa, che solo un uomo adulto potrebbe trasformare in un dono facendo le scelte giuste, con una giusta disciplina fisica ma soprattutto mentale. Qualcosa di molto simile forse al potere di Johnny Smith ne La Zona Morta di King, anche se lì si partiva dal tatto e le visioni erano più apocalittiche, mentre qui restiamo più sul carnale, sul privato e lo stile di Lansdale è più crudo.
"I nostri echi rotolano di anima in anima, amplificandosi sempre di più" (Alfred Tennyson)