Kick-Ass

Distribuito in Italia con un anno di ritardo, seguito dalle solite polemiche sterili sulla violenza, questo gioiellino è decisamente un vero spasso. Tratto dal fumetto omonimo di Mark Millar e John Romita jr, sempre di supereroi trattasi, ma stavolta è tutta un'altra storia. Pieno di citazioni cinematografiche, omaggi a film e fumetti sparsi ovunque, ritmo eccellente, divertente ma al tempo stesso per nulla stupido, questo film dell'inglese Matthew Vaughn, già regista di quel capitolo ben fatto della saga degli X-men (L'inizio), ha ben pochi difetti.
E' in parte perfino Cage! Protagonista è un adolescente nella media, il cui unico superpotere è quello di essere invisibile alle ragazze, che un giorno decide di diventare un supereroe e inizia ad andare in giro con una tuta da sub ordinata via internet. Naturalmente gliene capitano di tutti i colori, ma le sue gesta un po' imbranate vengono riprese con un telefonino e mandate su youtube, tanto da innescare la miccia dell'effetto Kick-Ass (il nome da lui scelto come alias) e mettersi nei guai fino al collo. Insieme a lui altre due supereroi girano per la città: una coppia di vendicatori (padre e figlia) che si fanno chiamare Big Daddy e Hit Girl che hanno dichiarato guerra al boss della mala Frank D'Amico.
Gli attori sono tutti in parte, ma eccezionale è l'allora 13enne Chloë Moretz, la stessa attrice che ha interpretato la vampira bambina nella riedizione americana di Lasciami entrare.