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Dark star
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Dark star
Titolo originale: John Carpenter's Dark Star
Paese: USA
Anno:1974
Durata: 83 min
Genere: commedia fantascientifica
Regia: John Carpenter
Soggetto: John Carpenter, Dan O'Bannon
Sceneggiatura: John Carpenter, Dan O'Bannon
Fotografia: Douglas Knapp
Montaggio: Dan O'Bannon
Effetti speciali: Ron Cobb, Bob Greenberg, Gregory Jein, Dan O'Bannon, Harry Walton, John C. Walsh
Musiche: John Carpenter
Scenografia: David Seal, Tommy Lee Wallace
Interpreti: Dan O'Bannon, Brian Narelle, Cal Kuniholm, Dre Pahich, Joe Saunders
La Dark star è uno "scout shuttle" ormai in giro da 10 anni terrestri per l'universo alla ricerca di pianeti instabili da distruggere per bonificare lo spazio in previsione di un'eventuale colonizzazione. Il suo equipaggio è quanto mai grottesto: il capitano, ormai deceduto a causa dell'esplosione del suo sedile, viene tenuto congelato per essere poi interpellato in momenti clou (non si sa bene come); gli altri quattro astronauti sono degli alienati che accudiscono un alieno preso a bordo pensando che fosse una presenza intelligente che, in realtà, è un pallone con le zampe e viene trattato come un animaletto. Gli effetti speciali sono al limite del ridicolo, del resto il film è stato realizzato con pochissimi soldi ed era nato come una tesi di laurea universitaria di John Carpenter con l'aiuto di Dan O'Bannon, che ci recita pure nei panni di Pinback (che si trova per errore di persona a fare l'astronauta, mentre era solo un'addetto alla piattaforma rifornimenti). Di interessante c'è la satira verso due film culto della SF, 2001 Odissea nello spazio e Il dottor Stranamore, nei due temi che sono l'uso delle intelligenze artificiali e della bomba. Una delle scene più esilaranti è la parte in cui la bomba 20 vuole esplodere e il computer di bordo cerca di dissuaderla con argomentazioni logiche più volte, seguito dal dialogo finale con uno dell'equipaggio dove si rasenta il discorso filosofico citando Cartesio, fino alla consapevolezza della bomba di essere Dio. Nei dialoghi si cita perfino il Giulio Cesare di Shakespeare! Si sente che gli autori erano studenti all'epoca della scrittura del soggetto. E' comunque da vedere, se non altro perché è il primo film di Carpenter, che, tra l'altro, ha scritto anche le musiche, cosa che continuerà a fare nei suoi film successivi.
Paese: USA
Anno:1974
Durata: 83 min
Genere: commedia fantascientifica
Regia: John Carpenter
Soggetto: John Carpenter, Dan O'Bannon
Sceneggiatura: John Carpenter, Dan O'Bannon
Fotografia: Douglas Knapp
Montaggio: Dan O'Bannon
Effetti speciali: Ron Cobb, Bob Greenberg, Gregory Jein, Dan O'Bannon, Harry Walton, John C. Walsh
Musiche: John Carpenter
Scenografia: David Seal, Tommy Lee Wallace
Interpreti: Dan O'Bannon, Brian Narelle, Cal Kuniholm, Dre Pahich, Joe Saunders
La Dark star è uno "scout shuttle" ormai in giro da 10 anni terrestri per l'universo alla ricerca di pianeti instabili da distruggere per bonificare lo spazio in previsione di un'eventuale colonizzazione. Il suo equipaggio è quanto mai grottesto: il capitano, ormai deceduto a causa dell'esplosione del suo sedile, viene tenuto congelato per essere poi interpellato in momenti clou (non si sa bene come); gli altri quattro astronauti sono degli alienati che accudiscono un alieno preso a bordo pensando che fosse una presenza intelligente che, in realtà, è un pallone con le zampe e viene trattato come un animaletto. Gli effetti speciali sono al limite del ridicolo, del resto il film è stato realizzato con pochissimi soldi ed era nato come una tesi di laurea universitaria di John Carpenter con l'aiuto di Dan O'Bannon, che ci recita pure nei panni di Pinback (che si trova per errore di persona a fare l'astronauta, mentre era solo un'addetto alla piattaforma rifornimenti). Di interessante c'è la satira verso due film culto della SF, 2001 Odissea nello spazio e Il dottor Stranamore, nei due temi che sono l'uso delle intelligenze artificiali e della bomba. Una delle scene più esilaranti è la parte in cui la bomba 20 vuole esplodere e il computer di bordo cerca di dissuaderla con argomentazioni logiche più volte, seguito dal dialogo finale con uno dell'equipaggio dove si rasenta il discorso filosofico citando Cartesio, fino alla consapevolezza della bomba di essere Dio. Nei dialoghi si cita perfino il Giulio Cesare di Shakespeare! Si sente che gli autori erano studenti all'epoca della scrittura del soggetto. E' comunque da vedere, se non altro perché è il primo film di Carpenter, che, tra l'altro, ha scritto anche le musiche, cosa che continuerà a fare nei suoi film successivi.
Re: Dark star
secondo me un piccolo gioiellino,anche perchè amo Carpenter e le opere prime:le trovo fresche,mai condizionate da certi meccanismi che di solito gia al terzo film snaturano le idee dei grandi registi.
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