Disturbia

Remake de LA FINESTRA SUL CORTILE di Hitchcock? Se vogliamo vedere questa pellicola di D.J.Caruso in quest'ottica, allora il mio giudizio potrebbe essere davvero dannoso alla sua notorietà. Cerchiamo invece di vederlo per quello che è, un teen-thriller estivo guardabile, più che per l'intrinseca bellezza del film (che non è il caso), almeno per la bravura dei due attori principali: Shia LaBeouf, giovane promessa hollywoodiana, già visto in Transformers e come braccio destro di Constantine e il "vecchio" caratterista David Morse, spendido interprete di molti film (come non ricordarlo con Jack Nicholson in Tre giorni per la verità di Sean Penn???). L'adolescente Kale, dopo aver perso il padre scrittore in un incidente mentre era lui al volante dell'auto, viene costretto agli arresti domiciliari dopo aver dato un pugno sul naso al professore di spagnolo (che, detto tra noi, se lo meritava per la sua mancanza di tatto). Dotato di un meccanismo alla caviglia che gli impedisce di allontanarsi da casa in quanto collegato direttamente alla polizia se sfora un certo perimetro, dopo un pò non gli resta altro da fare se non mettersi alla finestra a spiare il vicinato. E' così che incontra la sua nuova vicina, la bella Ashley. Insieme a lei e a un amico, cominciano a fantasticare sui movimenti del dirimpettaio signor Turner, facendo alcuni collegamenti con le notizie di cronaca in tv su un misterioso serial killer. Neanche a dirlo, Kale riuscirà a stanare l'omicida, salvando sua madre (Carrie-Ann Moss, la bella Trinity di Matrix qui quasi irriconoscibile) da un'orribile fine e quindi sè stesso dal senso di colpa per la morte del padre. Comunque, rispetto a Identità violate, il regista un passo avanti l'ha fatto.